Vent’anni di gemellaggio con i francesi

Arrivata una delegazione di 43 persone da Saint-Christo-en-Jarez.

La Marsigliese e l’Inno di Mameli intonati dal corpo bandistico brembiese hanno aperto domenica mattina, nel cortile di palazzo Andreani, la cerimonia per il ventennale del gemellaggio tra il Comune di Brembio e quello di Saint-Christo-en-Jarez. Lo scorso fine settimana una delegazione di 43 francesi è stata ospitata dalle famiglie brembiesi in occasione dei festeggiamenti organizzati
per i 20 anni dalla fondazione del gemellaggio.

A fare gli onori di casa la sindaca di Brembio Oriana Ghidotti, affiancata dal Comitato locale guidato da Marianna Vitali, che ha accolto ufficialmente il sindaco di Saint-Christo-en-Jarez Pascal Fayolle di fronte al frutto di questa tre giorni di rinnovo dell’intesa: un albero di castagno sul quale è stata affissa una targa che recita “Fate come gli alberi, cambiate le foglie ma conservate le radici – Brembio- Saint-Christo-en-Jarez 2004- 2024”.

Quindi, il tradizionale scambio dei doni tra cui un disegno della scuola materna di Brembio che ha ricordato che “i bambini camminano col naso all’insù e con il cuore in ogni dove” e un quadro delle quattro stagioni della località francese, oltre ai rispettivi prodotti tipici locali.

Tra il pubblico, accorso numeroso, anche gli ex sindaci Angelo Cortesini e Giuseppe Sozzi, entrambi artefici della nascita del gemellaggio. Presenti anche alcuni sindaci dei comuni limitrofi e la consigliera regionale Roberta Vallacchi.

«In questi 20 anni il  gemellaggio tra Brembio e Saint Christo ha rappresentato un ponte di amicizia che ha permesso uno scambio ricco e profondo di culture, tradizioni e idee- ha detto la sindaca di Brembio Ghidotti -; l’Unione europea nasce sui valori di pace, solidarietà e cooperazione e questo gemellaggi incarna perfettamente i tali valori, dimostrando quanto sia importante mantenere vive le relazioni tra i popoli: i tempi in cui l’Ue viene messa a dura prova, il nostro legame rappresenta un simbolo di speranza e determinazione verso un futuro unito ed armonioso, perciò importante è il coinvolgimento delle nuove generazioni in questo scambio». Parole condivise dal sindaco francese Fayolle che ha definito il gemellaggio «uno strumento di fraternità».

E sulle note della “Brembiese”, una canzone che affonda le sue origini quasi un secolo fa, si è chiusa la cerimonia in attesa del prossimo appuntamento.

Il sindaco Fayolle ha infatti invitato la comunità di Brembio in Francia, riuscendo a strappare in pubblico un primo sì alla sindaca Ghidotti e, non a caso, una foto ricordo con tra le mani il cartello “Saint-Christo-en Jarez 530 chilometri”. 

Da “Il Cittadino” di Martedì 08 ottobre 2024

Sara Gambarini

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